Robert Simmons, il metodo scientifico
BIOGRAFIA
12/2/20242 min read


L'inizio di una leggenda
Robert Simmons, per tutti Bob, geniale e ribelle, californiano vero.
Scoprì il surf dopo un incidente in bicicletta che gli provocò gravi fratture al braccio sinistro. In ospedale conobbe un paziente che gli suggerì il surf come pratica riabilitativa.
Bob si convinse, acquistò il kit di Tom Blake (“Hawaiian Hollow Surfboard”) e, nel garage di casa, costruì con l’aiuto della sorella la sua prima tavola.
Si tuffò in mare ma quella tavola non funzionava come voleva. Una delusione che segnò l'inizio di una rivoluzione personale: Bob capì che il design delle tavole doveva evolversi.
Il Galileo del surf, La rivoluzione scientifica
Fino a quel momento, le tavole erano costruite seguendo sensazioni e tradizioni, senza alcun approccio scientifico. Simmons cambiò tutto: studiò l’idrodinamica degli scafi, le leggi del moto di Newton e il principio di Bernoulli per ottimizzare velocità, sollevamento e manovrabilità.
I suoi progetti erano supportati da grafici dettagliati e calcoli complessi. Ma non si fermò lì: introdusse materiali innovativi come schiuma di polistirolo, resina e fibra di vetro, creando tavole più leggere e resistenti. Fu anche uno dei primi a utilizzare due pinne, migliorando radicalmente la manovrabilità delle tavole.
"Simmons ha fatto per il surf più di chiunque altro"
Le sfide a Malibu
A Malibu, Simmons sfidò le convenzioni del surf tradizionale. Le sue tavole, viste come “troppo innovative” dai puristi di San Onofre, si dimostrarono incredibilmente efficienti: catturavano onde più facilmente, erano più veloci e garantivano un controllo superiore.
Nonostante il successo, Bob mantenne sempre un alone di mistero. I suoi progetti erano esclusivi: chi voleva una Simmons doveva pagare in anticipo e aspettare fino a un anno. E Bob realizzava tavole solo per chi riteneva interessante o meritevole.
Una vita dedicata al surf e alla scienza
Negli anni ’50, Bob decise di lasciare il laboratorio di Santa Monica per dedicarsi interamente alle sue passioni: surf e matematica. Creò un sistema matematico per scommettere sui cavalli, che funzionò a meraviglia, permettendogli di vivere senza pensieri.
Durante un viaggio a Oahu, Bob studiò mappe, rotte oceaniche e registri di navigazione per identificare i migliori spot da surfare. Applicando un mix unico di 20% sensazione e 80% calcoli matematici, gettò le basi per la moderna previsione delle onde.
La fine di un pioniere
Il 26 settembre 1954, mentre surfava a Windansea Beach, Bob scomparve tra le onde. Qualche giorno dopo il suo corpo fu ritrovato senza vita. Si ipotizza che, nel tentativo di evitare una collisione, possa essere stato colpito da un’altra tavola.
L’eredità di Bob Simmons
Simmons ha rivoluzionato il surf non solo dal punto di vista tecnico, ma anche filosofico. Ha dimostrato che il surf può essere una fusione perfetta tra arte e scienza, intuizione e matematica.
Le sue innovazioni continuano a influenzare ogni tavola che vediamo oggi, e il suo approccio pionieristico rimane una fonte d’ispirazione per surfisti e ingegneri di tutto il mondo.
Un saluto a Simmons, il vero padre del surf moderno! 🏄♂️🌊




Automobile di Bob